martedì 12 giugno 2018

Il monaco non conosce altro fine che Dio


Il monaco non conosce altro fine che Dio, il mono che l'uomo che vive radicalmente questa ricerca del fine ultimo, nella sua ricerca è Dio stesso che lo spinge, è colui che cerca Dio, di qui la la necessità del silenzio per ascoltare nell'intimo la parola di Dio che lo incalza, il silenzio la solitudine sono piuttosto già la prima lontana percezione di quel Dio che vive nel cuore del monaco. Leclerc insegna che la realtà essenziale della vita monastica, consiste nell'essere una forma di vita religiosa che non è al confine secondario specifico, proprio per questa definizione che il grande studioso del monachesimo ci ha dato, noi ci sentiamo monaci, Dio chiama alcuni a vivere per lui nella preghiera nell'unità nella pace pur lasciando li in mezzo agli uomini, altri egli li chiama a vivere la medesima vita e la solitudine nel distacco effettivo da tutto, chi vive nell'eremo e in condizioni più favorevole per attuare la propria vocazione divina, chi vive nel mondo e fosse in condizioni migliori per rendere gli uomini testimonianza di Dio, gli uni e gli altri tuttavia debbono vivere un medesimo impegno, debbono rispondere alla stessa chiamata, la separazione dal mondo che è un elemento essenziale della spiritualità monastica, e in ordine ad una carità che deve realizzare la nostra unione più intima non solo con Dio ma con tutti i fratelli. https://www.youtube.com/watch?time_continue=92&v=NnXyZMYwp1k
                                                                           (Don Divo Barsotti)

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