Il monaco non conosce altro fine che
Dio, il mono che l'uomo che vive radicalmente questa ricerca del fine
ultimo, nella sua ricerca è Dio stesso che lo spinge, è colui che
cerca Dio, di qui la la necessità del silenzio per ascoltare
nell'intimo la parola di Dio che lo incalza, il silenzio la
solitudine sono piuttosto già la prima lontana percezione di quel Dio
che vive nel cuore del monaco. Leclerc insegna che la realtà
essenziale della vita monastica, consiste nell'essere una forma di
vita religiosa che non è al confine secondario specifico, proprio per
questa definizione che il grande studioso del monachesimo ci ha dato, noi ci sentiamo monaci, Dio
chiama alcuni a vivere per lui nella preghiera nell'unità nella pace
pur lasciando li in mezzo agli uomini, altri egli li chiama a vivere
la medesima vita e la solitudine nel distacco effettivo da tutto, chi
vive nell'eremo e in condizioni più favorevole per attuare la
propria vocazione divina, chi vive nel mondo e fosse in condizioni
migliori per rendere gli uomini testimonianza di Dio, gli uni e gli
altri tuttavia debbono vivere un medesimo impegno, debbono rispondere
alla stessa chiamata, la separazione dal mondo che è un elemento
essenziale della spiritualità monastica, e in ordine ad una carità
che deve realizzare la nostra unione più intima non solo con Dio ma
con tutti i fratelli.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=92&v=NnXyZMYwp1k
(Don Divo
Barsotti)

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